Uno studio condotto dalla City University di Londra e commissionato dall'EGBA (European Gaming and Betting Association) rivela che le linee guida dell'UE sulla protezione dei consumatori per ciò che riguarda il gioco d'azzardo online sono state pienamente implementate solo in Danimarca, mentre gli altri Stati membri dell'UE sono ancora in ritardo a questo proposito.
Non aver implementato queste linee guida così come richiesto crea ambienti potenzialmente dannosi, poiché i giocatori d'azzardo online sono messi a rischio e lasciati esposti a livelli differenti di protezione in tutta l'Unione europea.
Lo studio ha gettato luce sull'attuazione delle disposizioni selezionate della European Union Commission Recommendation 2014/478/EU in tutti gli Stati membri ...
... la conclusione più importante a cui si è pervenuti è che l'obiettivo principale della raccomandazione non è stato raggiunto.
Più Fallimenti che Storie di Successo
Nel report ufficiale si afferma che "Solo una giurisdizione (la Danimarca) sembra aver applicato pienamente i principi della Recommendation. In tutte le restanti giurisdizioni, almeno un principio raccomandato non è stato implementato nelle leggi nazionali".
Si dice inoltre che numerose giurisdizioni sono più indulgenti o "non esiste e manca uniformità", con paesi specifici identificati come i Paesi Bassi, dove il gioco d'azzardo online è ancora illegale, mentre in Slovenia ed in Irlanda non vi sono norme specifiche per questo.
Lo studio ha esaminato l'attuazione di misure che sono di grande interesse per i giocatori; l'identificazione, la protezione dei minori e le responsabilità sociali generali.
Risultati Chiave
Lo studio suggerisce che "la regolamentazione del gioco online differisce sostanzialmente tra gli Stati membri, esponendo i giocatori online a vari livelli di protezione dei consumatori".
Inoltre esso rileva che 25 paesi richiedono ai giocatori di aprire un account per poter giocare ...
... mentre 22 paesi richiedono che le identità dei giocatori debbano essere verificate per aprire il conto di gioco.
In termini di protezione dei soggetti minorenni è stato riscontrato che tutti i membri dell'UE hanno un requisito minimo di età per il gioco d'azzardo, il più comune è 18 anni (che è il limite di età fissato in 22 paesi). Inoltre solo 13 paesi richiedono che l'avviso 'gioco d'azzardo vietato ai minori' venga visualizzato sugli annunci.
23 paesi richiedono agli operatori di offrire l'auto-esclusione ed altre opzioni di gioco d'azzardo responsabile, mentre 14 paesi hanno istituito registri nazionali dei giocatori autoesclusi. Le auto-esclusioni temporanee possono essere revocate in 11 giurisdizioni, mentre l'auto-esclusione permanente può essere revocata in tutte le giurisdizioni.
Definire Norme Comuni
La conclusione dell'EGBA afferma che "la mancanza di un'adozione universale dei principi della Recommendation fornisce una forte indicazione del fatto che sia improbabile che le misure volontarie eserciteranno un'influenza sufficiente nei governi di tutti gli Stati membri".
Con la maggior parte delle autorità di regolamentazione che vedono la necessità di analogie maggiori e di una cooperazione più stretta, lo studio ricorda le parole di Jenny Williams, della UK House of Commons, la quale ha affermato: "il Santo Graal, la risposta, è per tutti noi concordare su norme comuni e su di modo unico di conformità ed esecuzione".
Infine lo studio raccomanda che la Commissione europea rivaluta la priorità delle questioni relative al gioco d'azzardo ...
... poiché la Recommendation non è riuscita a garantire la coerenza in tutte le giurisdizioni.
Fonte:
“Consumer Protection in EU Online Gambling Regulation”, egba.eu, 8 Dicembre 2018.
VlagreDis 5 anni fa Newbie
Veramente allarmante! Solo la Danimarca, sul serio? Si potrebbe pensare che accanto a loro ci siano altri paesi responsabili in Europa.
Truly alarming! Only Denmark, seriously? One would think that there are other responsible countries in Europe beside them.
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