Fornitore di giochi sia per i casinò online che per i casinò terrestri, IGT, vende il suo marchio di casinò social, Double Down Interactive LLC. Il marchio viene venduto ad un affiliato DoubleU Games, che lancerà una partnership pluriennale tra i due marchi, consentendo in tal modo all'affiliato di offrire le slot IGT per i suoi prodotti di casinò social in cambio di royalties. L'idea è quella di creare una nuova e migliorata esperienza del casinò social integrando sia i giochi IGT che i prodotti del casinò social di DoubleU Games!
Il CEO di IGT, Marco Sala, ha commentato: "Dall'acquisizione di DoubleDown nel 2012, IGT lo ha fatto crescere in uno dei marchi più grandi e di maggior successo presenti nel mercato dei casinò social nordamericano. Dopo diversi anni di forte crescita organica e livelli di valutazione sempre più attraenti, è giunto il momento per noi di massimizzare il valore di questa attività per i nostri azionisti. Continueremo a partecipare alla crescita del mercato dei casinò social attraverso la nostra partnership pluriennale e strategica con DoubleU Games".
"Questa transazione rappresenta una collaborazione unica e di valore accrescitivo che combina l'eccellenza operativa di DoubleU Games con i contenuti di slot di classe mondiale di IGT. Con questa partnership siamo entusiasti e fiduciosi per un futuro di DoubleU Games quale leader mondiale nei casinò social", ha aggiunto il CEO Di DoubleU Games, Ga-Ram Kim.
Il prezzo del suo marchio di casinò social è di $ 825 milioni. A seguito della vendita, IGT ha in programma di sforzarsi ulteriormente in elementi come la riduzione del debito. La vendita dovrebbe essere completata nel secondo trimestre di quest'anno, a condizione che sia stata ricevuta l'approvazione da parte delle autorità di regolamentazione. Nel maggio di quest'anno IGT pubblicherà il suo rapporto finanziario, che rispecchierà gli effetti della vendita.
Fonte:
“IGT Announces Agreement To Sell Double Down Interactive LLC To DoubleU Games As Part Of New Strategic Partnership In Social Casino”, igt.com, 17 Aprile, 2017.
