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Chiunque abbia passato del tempo in un casinò, che sia online o tradizionale, potrà attestare che, tra i giocatori, gli uomini sono più numerosi delle donne.
Anche se questo non è di per sè una cosa negativa, sono rimasti pochissimi individui al mondo che lo desiderano. I casinò non desiderano limitare la loro clientela alla metà dei potenziali clienti del mondo; la maggior parte delle giocatrici sarebbe ben felice di vedere più donne accolte ai tavoli e la maggior parte dei giocatori uomini tende ad apprezzare la presenza delle donne.
Tuttavia, è vero che il gioco d'azzardo non è così dominato dagli uomini come una volta!
Si prenda in considerazione il caso di Vanessa Selbst, la giocatrice di maggior successo di poker fino ad oggi, con più di 12 milioni di dollari di vincite totali accumulate sino ad oggi.
Oppure, dall'altra parte del tavolo, si assiste al caso specifico di Denise Coates, fondatrice e CEO di Bet365, il colosso del gioco online che continua a prosperare ed espandersi.
Mentre i numerosi successi di queste e di altre donne che hanno preso parte al gioco d'azzardo dovrebbero essere celebrate, è anche importante dare uno sguardo indietro alla storia ed onorare le antesignane che hanno gettato le basi. Come vedremo non vi è niente di nuovo in merito alle donne nel gioco d'azzardo!
Le 'Faro Ladies' o Signore del Faro
Il gioco d'azzardo era molto popolare tra le classi alti britanniche alla fine del XVIII° secolo, ma all'epoca solo gli uomini potevano frequentare le sale da gioco.
Ecco il motivo per cui un gruppo di donne ha percorso la propria personale strada!
Le famigerate Faro Ladies ovvero la signora Albinia Hobart (in seguito Lady Buckinghamshire), Lady Sarah Archer, la signora Sturt, la signora Concannon e Lady Elizabeth Luttrell, hanno ospitato nelle proprie case feste di gioco d'azzardo che si svolgevano fino a tarda notte.
(Hanno favorito il gioco del Faro, che da allora è caduto in disuso ma che è stato il re indiscusso dei suoi tempi. Anche se molti lo paragonano al poker, l'utilizzo di un contenitore per distribuire le carte e di un dealer/banco ricorda il baccarat)
Mentre il gioco delle carte è stato senza alcun dubbio il fulcro centrale di questi incontri, gli stessi sono altresì diventati un'opportunità per discutere di politica, società e temi del giorno.
Può sembrare tutt'altro che rivoluzionario ma il semplice atto delle donne che si riunivano, che condividevano le loro esperienze e che giocavano insieme a carte era troppo da sopportare per la società dell'espoca.
Le 'Faro Ladies' furono criticate dalla stampa, incontrarono un gran numero di obiezioni da parte dei cosiddetti "riformatori morali" ed alla fine vennero bloccate e zittite dallo stesso re Giorgio! Il suo “Proclamation Against Vice” del 1792 aveva lo scopo di interrompere il loro operato ...
... e ci riuscì.
La Figura di 'Poker Alice' nel Selvaggio West
Il selvaggio West è stato un periodo fertile per la creazione di leggende sul gioco d'azzardo e questo non era riservato solo agli uomini!
"Poker Alice" Ivers è stata una giocatrice straordinaria, con vincite complessive superiori ai 250.000 dollari. Almeno una delle sue partite si è conclusa quando ha 'fatto saltare il banco', costringendo il dealer a sospendere il gioco dal momento che aveva portato via tutte le loro fiches sia al banco che a tutti gli altri giocatori.
Ha altresì gestito i suoi saloon (che potrebbero anche aver funzionato come bordelli), in particolare il Poker Palace di Fort Meade, in South Dakota. Ha vissuto una vita lunga, prospera e affascinante che ha visto includere colpi di arma da fuoco, contrabbando di rum, indulgenze da parte del governo e zelo religioso. Non ne esistono più così!
Anche se la signora Ivers potrebbe essere considerata la più famosa giocatrice dell'epoca, non era affatto l'unica!
Anche nomi come Kitty Leroy e Maria Gertrudis "Tules" Barceló, comunemente nota come "La Tules", sono anch'esse degne di essere ricordate, così come la leggendaria giocatrice e dealer del Colorado Belle Starr ...
... la quale, una volta aver individuato un imbroglione ad uno dei suoi tavoli, andò a parlargli e poi, dopo che lui aveva preso la sua arma, lo aveva disarmato con il rapido uso della sua frusta! Ciò aveva messo in luce la tattica del truffatore, che aveva tenuto delle carte extra e tutto questo con una duplice finalità ovvero quella di servire la giustizia mentre aumentava notevolmente la sua fama.
Le Signore dell'Età dell'Oro di Las Vegas
I decenni successivi alla seconda guerra mondiale hanno rappresentato per Las Vegas una specie di età dell'oro.
L'approccio moderno e corporativo al gioco d'azzardo legale non era ancora entrato in vigore e tutte le tipologie di personaggi loschi, in particolare quelli della criminalità organizzata, stavano conducendo le danze.
In quei tempi selvaggi non poche donne intraprendenti sono state in grado di lasciare il segno!
Vi era Claudine Williams, un'imprenditrice innovativa e rivoluzionaria che è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di alto dirigente di un importante casinò di Las Vegas (l'Holiday). È stata anche la prima donna a ricoprire la carica di presidente del consiglio di amministrazione di una banca del Nevada e la prima a ricoprire la carica di presidente della Chamber of Commerce di Las Vegas. Era anche una importante filantropa. Nel 1992 è stata anche la prima donna ad essere inserita nella hall of fame del Nevada Gaming.
Shirley Brancucci ha aperto nuovi orizzonti come prima donna dealer di baccarat della strip. In seguito ha parlato pubblicamente ed efficacemente di com'era lavorare in qualità di donna nell'epoca del gioco d'azzardo gestito dalla mafia a Las Vegas. Quello era un altro tipo di selvaggio West in tutto e per tutto!
Shirley Varney, che arrivò a Las Vegas nel 1963, fu la prima donna nella storia del Nevada ad essere l'unica proprietaria e gestore di un hotel-casinò. Aveva un dono straordinario per le pubbliche relazioni, aumentando a tal punto la reputazione della Strip da guadagnarsi il titolo di "First Lady of Gambling". Così come la Williams, anche lei era una grande filantropa.
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